Il progetto nasce all’Istituto Nazionale Tumori nel 2006 in seno all’Equipe multidisciplinare delle Cure Palliative. L’obiettivo è offrire una Cura che risponda ai bisogni della persona considerata nella sua complessità di aspetti fisici, emotivi, sociali e spirituali.

La valutazione svolta nel progetto ha voluto rendere tangibili gli effetti dello Shiatsu e stabilirne gli ambiti di intervento nel gruppo interdisciplinare di lavoro. Si è evidenziato che da un lato le sedute di Shiatsu favoriscono uno positivo “stacco” dal quotidiano sanitario del quale i Pazienti hanno esperienza continua, favorendo momenti di rilassamento e tranquillità; dall’altro proprio l’incoraggiamento a trascorrere qualche ora a “parlar d’altro”, contribuisce a definire un setting nel quale sia il Paziente che i suoi familiari sono facilitati nel raccontarsi. Lo Shiatsu risulta integrabile nel programma assistenziale complessivo perciò nel favorire un rilassamento progressivo e nel definire un ambito privilegiato per il racconto spontaneo del Paziente.

La clinica ha reso evidente inoltre il contributo del trattamento Shiatsu al controllo di alcuni disturbi psico-fisici, in modo complementare all’intervento medico: l’ansia, la dispnea, il dolore e la nausea. La valutazione è stata eseguita con l’analisi dei dati rilevati con la scheda ESAS (Edmonton Sympton Assesment Scale); i risultati hanno evidenziato il contributo al controllo dei problemi sopra citati sia dopo una singola seduta che, con un margine più significativo, dopo un ciclo continuativo di sedute (“Il trattamento professionale Shiatsu nell’assistenza alla persona ricoverata in Hospice”, Rivista Italiana di Cure Palliative, 2007).

Il progetto pilota è oggi una realtà professionale dell’equipe multidisciplinare dell’Hospice Virgilio

Floriani dell’Istituto Tumori di Milano. ( www.istitutotumori.mi.it)